Canudos: la guerra
nel Sertão del Brasile
Canudos. La guerra
nel sertão del Brasile è un romanzo storico di grande
interesse oltre che di piacevole lettura. L’autore, Mario Contini Junior,
ricostruisce attraverso queste sue intense pagine la storia del Brasile alla
fine del XIX secolo ma non parlando della costa europeizzata e progredita,
bensì dell’entroterra primitivo e sfruttato, il sertão incolto,
«caratterizzato da un’asperità naturale, dai grandi latifondi, dallo sfruttamento
eccessivo delle risorse del suolo, e da modelli appartenenti a un mondo in
secolare ritardo, fermo a un sistema di valori di stampo feudale». La
monocoltura della canna da zucchero, la conseguente deforestazione e
l’inevitabile desertificazione portano in breve ad un ulteriore peggioramento
delle condizioni di vita degli abitanti e instancabili lavoratori del sertão
costringendoli ben presto ad un’emigrazione di massa. Fu all’interno di
questo quadro che i fenomeni del cangaceirismo (banditismo sociale che
riuscì a resistere fino alla fine degli anni ‘30 del XX secolo) e della rivolta
di Canudos diventarono tentativi di accedere alla storia, da parte di quegli
individui relegati in un tempo e in uno spazio che dalla storia li escludeva,
alla ricerca non solo di una speranza di sopravvivere ma della propria
affermazione come individui umani, dotati di alti valori. Questa è la loro
straordinaria storia, una pagina pressoché ignorata da parte dell’Occidente che
merita, invece, non solo attenzione ma anche notevole considerazione.